La sezione etnografica del Museo racconta la vita di una famiglia contadina dell’Ottocento (a partire dall’atto di divisione del patrimonio dei coniugi Gardiol di Prarostino, riprodotto all’ingresso).
Pur essendo principalmente un museo a carattere etnografico di ambiente alpino, si differenzia per alcune specificità legate alla particolare storia che caratterizza il suo territorio. È quindi possibile esplorarne il patrimonio seguendo quattro percorsi di lettura, fra loro strettamente intrecciati.
La vita quotidiana, tanto di un contadino dell’Ottocento quanto la nostra oggi, è scandita da quei momenti che, dalla nascita alla morte, conducono l’individuo nel suo percorso di vita all’interno della comunità sociale. In questa ottica emergono anche affinità e differenze fra la vita di un abitante di confessione valdese rispetto al resto del territorio e alle zone circostanti.
Per secoli le Valli hanno costituito un mondo organico e strutturato, autosufficiente in campo sociale, economico e culturale: un ruolo fondamentale aveva la presenza, in ogni borgata, anche la più sperduta, di una piccola scuola, testimonianza di uno sforzo per l’istruzione capillare che caratterizzò tutto l’Ottocento valdese.
Le Valli valdesi sono collocate nell’area di parlata occitana e i suoi abitanti ne hanno per secoli fatto uso nella vita quotidiana, mentre nelle località di pianura la lingua abituale è il piemontese. Le due parlate hanno subìto una forte erosione da parte dell’italiano; mentre un quarto fattore linguistico è costituito dal francese, il cui uso è legato alla vicenda valdese.
La vita quotidiana, tanto di un contadino dell’Ottocento quanto la nostra oggi, è scandita da quei momenti che, dalla nascita alla morte, conducono l’individuo nel suo percorso di vita all’interno della comunità sociale. In questa ottica emergono anche affinità e differenze fra la vita di un abitante di confessione valdese rispetto al resto del territorio e alle zone circostanti.
Il territorio di un valle alpina è lo sfondo naturale di riferimento per il patrimonio etnografico del Museo: alla ricostruzione di una casa contadina si aggiunge l’illustrazione dei principali aspetti dell’economia di una comunità di montagna.
Per secoli le Valli hanno costituito un mondo organico e strutturato, autosufficiente in campo sociale, economico e culturale: un ruolo fondamentale aveva la presenza, in ogni borgata, anche la più sperduta, di una piccola scuola, testimonianza di uno sforzo per l’istruzione capillare che caratterizzò tutto l’Ottocento valdese.
Le Valli valdesi sono collocate nell’area di parlata occitana e i suoi abitanti ne hanno per secoli fatto uso nella vita quotidiana, mentre nelle località di pianura la lingua abituale è il piemontese. Le due parlate hanno subìto una forte erosione da parte dell’italiano; mentre un quarto fattore linguistico è costituito dal francese, il cui uso è legato alla vicenda valdese.
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